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Intervista sul Blog di Giuseppe Gallato

È uscita la mia intervista sul Blog di Giuseppe Gallato

Sul blog del giornalista e scrittore Giuseppe Gallato è stata pubblicata l’intervista che mi ha fatto qualche mese fa. È stato un piacere partecipare e sono davvero contento delle domande che mi ha posto.

L’intervista è iniziata in questo modo:

Iniziamo con la consueta domanda di apertura. Vuoi presentarti ai lettori? Chi è Andrea Bindella? Vita, opere… miracoli!

Per i miracoli mi sto ancora attrezzando, anche se con “Terra 2486” un mezzo miracolo devo averlo fatto: ho superato le 5500 copie vendute.

Ops! Mi sono scordato di presentarmi 😅… sono nato a Perugia e vivo ad Assisi.

A dodici anni ho scritto la mia prima opera, un libro di fantascienza intitolato “Il Ritorno delle Furie”, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri, ho iniziato gli studi in Ingegneria Civile. Proprio in quegli anni – in Umbria – si sta avviando la ricostruzione post terremoto del ’97, così ho deciso di lasciare l’università per dedicarmi alla libera professione e aiutare la mia regione a rialzarsi dopo quei tragici eventi.

Dopo il “capolavoro” d’esordio delle medie, ho continuato a scrivere altre storie, tenendole, però, tutte ben nascoste in un cassetto, convinto che il livello qualitativo dei miei testi non fosse sufficiente per essere proposto a un pubblico più vasto della mia famiglia.

Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 ha travolto il mio settore professionale e tutto sembrava perduto, ho trovato la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: ho capito che non serviva piangersi addosso e che occorreva rimboccarsi le maniche. Scrivere mi spinge a una continua riscoperta e crescita interiore; attraverso le parole, condivido riflessioni e tematiche riguardanti la vita di ogni giorno, cercando sempre il confronto per ampliare la mia apertura mentale e soddisfare la mia insaziabile curiosità.

Oltre alla scrittura, amo cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.

Nel 2017 ho scoperto il self-publishing; questa opportunità mi ha spronato a trovare la forza di tirar fuori dal cassetto le mie storie. Il primo romanzo che ho pubblicato si intitola “Vampiri e Sangue”, un thriller fantasy ambientato nella Perugia dei giorni nostri. Sono poi arrivati “Terra 2486” e “Anima Sintetica”. Nel frattempo, avevo scritto delle brevi storie che erano state pubblicate su Edizioni Open e che ho poi raccolto nel libro “Il Compagno Ideale”. Successivamente, nel 2020, ho pubblicato il romanzo cyberpunk “Matrice Cyberpunk” e il fantasy interattivo “Enar l’Annientatore”. Quest’ultimo è stato realizzato insieme allo scrittore Fabrizio Bellini.

La passione per il fantasy e la fantascienza, e la loro commistione, costituisce nucleo e ragione dei tuoi scritti. Da dove nasce l’amore per tali generi e, in ultima analisi, per la scrittura? Ci sono degli autori che ti hanno influenzato o dei libri che ti sono rimasti particolarmente impressi?

Cerco di leggere qualunque genere di storia, dal romanzo rosa al thriller oltre che al fantasy e alla fantascienza. Sin da piccolo ho amato il fantasy e la fantascienza, che io ricordi ho letto prevalentemente questi due generi sia nel formato paperback che fumetto. Credo che questo sia dovuto al fatto che sono un sognatore e la fiction mi lascia ampio spazio per immergermi in quei mondi in cui mi piacerebbe tuffarmi per vivere nuove avventure.

Non ci sono autori a cui sia particolarmente affezionato. Forse, Carlo Lucarelli: mi piace il suo modo di pensare e scrivere le storie. Tra i libri che mi sono rimasti nel cuore, invece, ce ne sono diversi, dalla saga di Lupo Solitario a quella di Dragon Lance, all’universo letterario di Star Trek. Le storie di quest’ultimo che mi sono piaciute di più sono quelle scritte da William Shatner, il buon Capitano James Tiberius Kirk della nave stellare USS Enterprise (NCC-1701).

Che tipo di scrittore sei? Segui degli schemi, delle regole particolari quando scrivi o ti lasci prendere interamente dall’ispirazione?

Il primo step è pensare alla trama, creare i vari intrecci e vedere se funzionano. Devo capire se alla fine del libro il lettore rimarrà a bocca aperta. Devo essere certo che il lettore si ritrovi nella condizione di dover rimettere in discussione tutto quello che ha letto.

Il secondo passo è creare una scaletta di quello che, grosso modo, mi aspetto che accada in ogni capitolo.

Il terzo step è creare i personaggi principali., capire come pensano, come si esprimono, il loro modo di agire, la loro storia ecc.

Fatti questi passaggi, inizio a scrivere. Ovviamente, il carattere dei personaggi mi guida nella stesura della storia e, a volte, nascono degli imprevisti, ma devo ammettere che questi sono il sale dell’avventura.

Continua a leggere l’intervista sul Blog di Giuseppe Gallato

STAY CURIOUS!


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2 commenti su “Intervista sul Blog di Giuseppe Gallato”

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