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IL CACCIATORE DI DRAGHI DI J.R.R. TOLKIEN

J.R.R. Tolkien nuovamente in libreria con le nuove edizioni di Il cacciatore di draghi, Le avventure di Tom Bombadil e Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm.

Anche se Il cacciatore di draghi è un testo piuttosto breve J.R.R. Tolkien vi ha lavorato per quasi vent’anni, estendendolo e modificando il tono dell’opera prima della pubblicazione, avvenuta nel 1949.
La nuova versione, curata da Lorenzo Gammarelli, fa seguire il testo noto da quello notevolmente più breve della prima versione manoscritta. Il tutto è corredato da una serie di note esplicative.
Contemporaneamente a Il cacciatore di draghi Bompiani ha pubblicato nuove edizioni economiche di Le avventure di Tom Bombadil e Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm.

QUARTA DI COPERTINA
Un contadino abitudinario e un po’ fanfarone, costretto a dar la caccia a un drago su cui riesce ad avere la meglio, diventa ricco e rispettato, tanto da essere eletto re. La fonte sarebbe un’antica cronaca in latino contenente il resoconto delle origini del Piccolo Regno. Ma è solo un espediente. Tolkien vi ricorre per creare un mondo metastorico, senza precise coordinate spazio-temporali, un’atmosfera da fiaba, un universo immaginario popolato di draghi e di giganti in cui però possiamo ritrovare qualcosa della nostra quotidianità. Nelle mani dell’autore, fiabesco e concretezza di particolari si mescolano dunque con somma maestria per andare dritto al cuore dei lettori di tutte le età.

L’AUTORE
John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloemfontein nell’allora Stato Libero dell’Orange (oggi Sudafrica), il 3 gennaio 1892, da Arthur Reuel Tolkien (1857–1896) e da Mabel, nata Suffield (1870–1904). I genitori erano inglesi, originari di Birmingham. All’età di tre anni, nel 1895, per motivi di salute si trasferì con la madre e il fratello Hilary Arthur Reuel in Inghilterra, a Sarehole, un sobborgo di Birmingham.
Fu amico intimo di C.S. Lewis, insieme al quale fu membro di un informale gruppo letterario conosciuto come Inklings e fu membro anche della Royal Society of Literature. Nel 1961 Lewis segnalò Tolkien alla giuria del Premio Nobel per la letteratura, che venne però scartato, perché la sua scrittura venne definita “prosa di seconda categoria”. Nel 1972 Tolkien ricevette la laurea honoris causa all’Università di Oxford e fu insignito dalla regina Elisabetta dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Dopo la sua morte, il figlio Christopher pubblicò una serie di opere basate sull’ampia raccolta di appunti e manoscritti incompiuti del padre, tra cui Il Silmarillion. Questi, assieme a Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, formano un unico corpo di racconti, poemi, linguaggi fittizi e saggi su un mondo immaginario chiamato Arda, e la Terra di Mezzo[5] al suo interno. Tra il 1951 e il 1955 Tolkien applicò la parola legendarium alla gran parte di queste opere (fantasymagazine.it/29650/il-cacciatore-di-draghi-di-jrr-tolkien-nuovamente-in-libreria).

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