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Writer Officina: Ciao, vuoi farci una piccola presentazione di te come persona prima che come Autore?

Andrea Bindella: Ciao! Mi chiamo Andrea, sono nato a Perugia e vivo ad Assisi. A dodici anni ho iniziato a scrivere la mia prima “opera”, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri, ho iniziato gli studi in Ingegneria Civile. Proprio in quegli anni – in Umbria – si stava avviando la ricostruzione post terremoto del ’97, così ho deciso di lasciare l’università per dedicarmi alla libera professione e aiutare la mia regione a rialzarsi dopo quei tragici eventi.

Dopo il “capolavoro” d’esordio delle medie, ho continuato a scrivere altre storie, tenendole, però, tutte ben nascoste in un cassetto, convinto che il livello qualitativo dei miei testi non fosse sufficiente per essere proposto a un pubblico più vasto della mia famiglia.

Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 ha travolto il mio settore professionale e tutto sembrava perduto, ho trovato la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: ho capito che non serviva piangersi addosso e che occorreva rimboccarsi le maniche. Scrivere mi spinge a una continua riscoperta e crescita interiore; attraverso le parole condivido riflessioni e tematiche riguardanti la vita di ogni giorno, cercando sempre il confronto per ampliare la mia apertura mentale e soddisfare la mia insaziabile curiosità.

Oltre alla scrittura, amo cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.

Writer Officina: La tua passione per la scrittura come e quando nasce?

Andrea Bindella: Il ricordo migliore che ho, risale a quando avevo circa dieci anni. Mio cugino e io – i nostri genitori, in realtà – comprammo rispettivamente questi giochi da tavolo: Hero Quest e Star Quest.

Dopo qualche settimana, avevamo già terminato tutte le missioni presenti nel librettino allegato ai giochi, così iniziai a scrivere delle nuove missioni sia fantasy che di fantascienza. Ovviamente, erano storie scritte da un bambino, però immaginare nuovi mondi tutti da scoprire fu un esercizio divertente.

Writer Officina: C’è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?

Andrea Bindella: Non c’è un libro in particolare, piuttosto una serie di romanzi sia fantasy che di fantascienza che ho amato e che mi hanno fatto poi immaginare nuove avventure da vivere con i miei personaggi preferiti.

Il primo su tutti è stato “Lupo Solitario”. A seguire, la serie di romanzi ambientati nel mondo di “Dragonlance” e la collana ambientata nell’universo di “Star Trek”.

Queste storie hanno alimentato la mia immaginazione per anni e mi sono divertito molto a creare nuove avventure.

Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?

Andrea Bindella: Credo che Amazon KDP, come le altre piattaforme per l’autopubblicazione, siano un’ottima opportunità per tutti. Sono però anche convinto che se il prodotto che si va ad offrire non è professionale, quest’opportunità possa ritorcersi contro lo scrittore.

Autopubblicarsi non significa sfornare opere mediocri per poi sperare di diventare “famosi”. Piuttosto, vuol dire diventare editori di se stessi: bisogna, quindi, prima studiare, informarsi e poi pubblicarsi come farebbe un editore classico.

Writer Officina: Quali sono le difficoltà che hai incontrato?

Andrea Bindella: La difficoltà più grande è stata individuare la giusta fonte di informazioni. Nel web ci sono migliaia di persone che ti promettono di tutto, affermando che loro sono i migliori e che sanno come farti diventare famoso. La realtà è molto diversa. Se queste persone sapessero davvero come far decollare un libro, probabilmente sarebbero già stati assunti da qualche casa editrice per vendere milioni di copie.

Ogni libro è una storia a sé, bisogna studiare molto per capire cos’è il marketing e come scrivere un buon libro. Non basta mettere insieme i propri pensieri e poi sperare per il meglio.

Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?

Andrea Bindella: Ogni libro che scrivo diventa il mio preferito, almeno fino a quando non scrivo il successivo. Mi affeziono ai miei personaggi; quando scrivo la loro storia, ho una sorta di “infatuazione” che dura fino all’incontro con il personaggio del nuovo romanzo.

In questo momento mi piace molto “Turok, l’Eroe di Anion”. È il protagonista di una serie di romanzi fantasy, un guerriero un po’ spaccone e donnaiolo che tenta di vendicare il brutale omicidio della propria famiglia. È un eroe, ma è anche un uomo preda delle proprie passioni e pulsioni che non sempre fa la cosa giusta; un tipo enorme che, quando perde il controllo, spacca tutto.

Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d’istinto?

Andrea Bindella: Dipende da quello che devo scrivere. Se la storia è molto intricata e ci sono parecchi personaggi, cerco di scrivere la trama o almeno quello che vorrei accadesse. Compilo anche schede approfondite per ogni personaggio.

Se invece devo scrivere qualcosa di breve, magari contenente solo un paio di personaggi, allora vado d’istinto.

Writer Officina: Stai lavorando a un nuovo progetto? Ce ne vuoi parlare?

Andrea Bindella: Da qualche settimana ho ripreso tra le mani il mio primo romanzo, “Un Nuovo Nemico”, un thriller fantasy ambientato a Perugia che ha per protagonisti dei vampiri. Molti lettori mi hanno chiesto di scrivere il secondo volume, così ho iniziato a farlo. Rispetto al primo romanzo ha un’ambientazione più dark e sanguinaria. Non ho ancora le idee ben chiare su quella che sarà la trama, ma penso che tra non molto riuscirò a definirla. Sarà comunque principalmente ambientato in Umbria.

Leggi l’intervista integrale https://www.writerofficina.com/m_autore.asp?cod=179

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