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BLOG: ADRIANO OLIVETTI – 11 Aprile 1901

Adriano Olivetti (Ivrea, 11 aprile 1901 – Aigle, 27 febbraio 1960)

E’ stato un imprenditore, ingegnere e politico italiano, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere) e Luisa Revel e fratello degli industriali Massimo Olivetti e Dino Olivetti.
Uomo di grande e singolare rilievo nella storia italiana del secondo dopoguerra, si distinse per i suoi innovativi progetti industriali basati sul principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito a beneficio della comunità. Per tutelare e promuovere la figura di Adriano Olivetti e il suo pensiero gli eredi hanno costituito nel 1962 la Fondazione Adriano Olivetti con sede a Roma e a Ivrea.

A. Olivetti insieme a E. Mattei e E. Majorana, per me, resta una delle persone più grandi dell’italia del XX secolo (se non li conoscete bene, ci sono diversi libri che raccontano le loro vite). Ne potrei parlare per giorni senza stancarmi quindi la farò breve.

Adriano Olivetti riuscì a creare nel secondo dopoguerra italiano un’esperienza di fabbrica nuova e unica al mondo in un periodo storico in cui si fronteggiavano due grandi potenze: capitalismo e comunismo. Olivetti credeva che fosse possibile creare un equilibrio tra solidarietà sociale e profitto, tanto che l’organizzazione del lavoro comprendeva un’idea di felicità collettiva che generava efficienza. Gli operai vivevano in condizioni migliori rispetto alle altre grandi fabbriche italiane: ricevevano salari più alti, vi erano asili e abitazioni vicino alla fabbrica che rispettavano la bellezza dell’ambiente, i dipendenti godevano di convenzioni.
Anche all’interno della fabbrica l’ambiente era diverso: durante le pause i dipendenti potevano servirsi delle biblioteche, ascoltare concerti, seguire dibattiti, e non c’era una divisione netta tra ingegneri e operai, in modo che conoscenze e competenze fossero alla portata di tutti. L’azienda accoglieva anche artisti, scrittori, disegnatori e poeti, poiché l’imprenditore Adriano Olivetti riteneva che la fabbrica non avesse bisogno solo di tecnici ma anche di persone in grado di arricchire il lavoro con creatività e sensibilità. Lo storico e filosofo della politica Danilo Campanella traccia una relazione tra personalismo e olivettismo, postulando che Olivetti fu un personalista economico, come Aldo Moro lo fu in politica. Per Campanella, Adriano Olivetti è stato il prosecutore della filosofia economica di Toniolo, immettendola però nel panorama imprenditoriale.
Adriano Olivetti credeva nell’idea di comunità, unica via da seguire per superare la divisione tra industria e agricoltura, ma soprattutto tra produzione e cultura. L’idea, infatti, era quella di creare una fondazione composta da diverse forze vive della comunità: azionisti, enti pubblici, università e rappresentanze dei lavoratori, in modo da eliminare le differenze economiche, ideologiche e politiche. Il suo sogno era di riuscire ad ampliare il progetto a livello nazionale, in modo che quello della comunità fosse il fine ultimo (it.wikipedia.org/wiki/Adriano_Olivetti).

4 commenti su “BLOG: ADRIANO OLIVETTI – 11 Aprile 1901”

  1.  credeva nell’idea di comunità, unica via da seguire per superare la divisione tra industria e agricoltura, ma soprattutto tra produzione e cultura
    LE GRANDI MENTI SI RICONOSCONO DALLA DISTANZA SU CUI SI SVILUPPA IL LORO PENSIERO LA LORO IDEA. oltre alla bellezza del riferimento alla macchina da scrivere…vintage ma romanticamente unica come sensazioni ( mi riferisco al suono emesso dal martelletto sul cilindro e alla fatica di pigiare tasti a molla ) gli Olivetti hanno dato il via al più grande cambiamento culturale di una generazione che sfidava le regole e creava miti…articolo davvero entusiasmante…

      1. Per questo è bello che tu scovi queste chicche…perché resti una traccia …sto visitando il blog e devo ammettere che ci sono tantissime curiosità da scoprire…bellissima finestra e ottima lettura

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