CAPITOLO XV – RICHARD
Richard scese le scale e si incamminò verso il centro storico di Vienna. Era preoccupato, non tanto per quello che gli avrebbero fatto se lo avessero scoperto, quanto per quello lui che avrebbe fatto loro, trovandosi faccia a faccia con quei traditori.
Il campanello di una bicicletta, a cui aveva tagliato la strada zigzagando sul marciapiede, lo destò improvvisamente dai suoi pensieri. Alzò gli occhi e capì di essere dalla parte opposta del viale che lo avrebbe condotto al Café Central.
“Saranno lì ancora per diverse ore, ma affrettati” era stata la raccomandazione di Iulia.
Tagliò, quindi, per la Biblioteca Nazionale, attraversò il cortile dell’Hofburg, spuntò su Michaelerplatz ed imboccò Herrengasse. Il Café Central era a poche centinaia di metri: poteva vedere gli imponenti lampadari illuminarne gli interni sontuosi.
Giunto al Café, prese coraggio ed entrò nel locale. La prima a vederlo fu Paola, che sbiancò. Dopo qualche secondo, la ragazza reagì e sorrise allegramente, come accade quando non si vede un caro amico dopo tanti anni.